Chiesa monumentale di Sant'Andrea

Dati storici

La chiesa monumentale di Sant’Andrea risale al XII secolo. Essa sorge su un preesistente sacello che custodiva le reliquie di Sant’Ercolano. Importanti trasformazioni interessarono l’edificio alla fine del Quattrocento quando venne rifatta la volta e sistemato l’interno. Nel 1567 venne modificata l’abside che divenne un profondo coro quadrangolare. Carlo Borromeo, durante la sua visita, diede ordine di chiudere e interrare la cripta, per abbassare la zona presbiteriale, e di traslare all’esterno le reliquie di Sant’Ercolano ivi conservate. I resti del santo vennero quindi trasportati nell’altare a destra dell’abside fatto costruire appositamente. La cripta interrata venne scoperta e riaperta solo alla metà del Novecento.

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Elementi Artistici

La chiesa di Sant’Andrea è uno dei più importanti edifici romanici della zona. La facciata, realizzata con pietre policrome sapientemente accostate con gusto coloristico, è vivacizzata da formelle e bassorilievi raffiguranti motivi naturalistici, teste e elementi simbolici. Il portale si sviluppa su cinque ordini dove è possibile vedere bassorilievi raffiguranti grifi alati, fogliame e intrecci naturali, aquile, animali con code intrecciate, la sirena bicaudata e l’agnello. Nella facciata sono murate anche lapidi ed epigrafi di epoca romana. L’interno è suddiviso in tre navate da pilastri a base quadrilobata con capitelli decorati con motivi tipicamente romanici. Nel corpo della chiesa sono visibili tracce di affreschi risalenti al XV e XVI secolo. L’attuale copertura, a volte a crociera, risale alla fine del Quattrocento, quando l’interno venne modificato eliminando le colonne tra i pilastri e innalzando la copertura. Sotto la zona absidale si apre l’antica cripta, risalente al XI secolo, che un tempo custodiva le reliquie di Sant’Ercolano. Dopo la visita di Carlo Borromeo la cripta fu chiusa e le reliquie traslate nell’altare a destra del presbiterio, fatto costruire appositamente e decorato con stucchi e decorazioni di gusto barocco. L’antico sarcofago che conteneva le reliquie, di epoca romana, venne rilavorato e dotato di una nuova epigrafe commemorativa, e ora è conservato presso l’altare della Madonna alla sinistra del presbiterio. Davanti all’altare maggiore è visibile una lastra decorata a bassorilievo risalente al VIII secolo. Di particolare importanza sul pilastro a sinistra del presbiterio la piccola tavola lignea raffigurante la Madonna con il Bambino realizzata da Paolo Veneziano nel XIV secolo.

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